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Teatro del Lido - Le sfacciate meretrici
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Teatro del Lido di Ostia
LUNEDI 10 MARZO 2025 ore 11.30 - età dai 13 ai 19 anni - costo 6 euro Attori & Tecnici presenta LE SFACCIATE MERETRICI Donne del Risorgimento
testo e regia Chiara Bonome
con Simone Balletti, Chiara Bonome, Andrea Carpiceci, Chiara David, Elena Ferrantini, Maria Lomurno movimenti coreografici Chiara David adattamento musicale Marco Foscari disegno luci Valerio Camelin datore luci Alessandro Greco foto Manuela Giusto produzione Attori & Tecnici La Storia è sempre stata declinata solo al maschile: i personaggi femminili, escluse poche eccezioni, si conoscono costantemente accanto ai più celebri nomi maschili. Si tratta, ad un primo livello, di un problema storiografico ma, più approfonditamente, di un problema sociale. La necessità di raccontare gli eventi tramite le gesta eroiche di soli uomini è un punto nevralgico ancora straordinariamente attuale. Le donne sono sempre state identificate con la fragilità, la debolezza, il limite. La realtà è ben diversa, come
Un omaggio all’impegno e al coraggio di tutte le donne che hanno contribuito all’indipendenza e all’Unità italiana, accanto e al pari degli uomini, attraverso il racconto di alcune delle loro storie così incredibili, eppure vere.
si vuole dimostrare da secoli con straordinaria forza, riconquistando per le donne lo spazio storico, letterario, storiografico che a loro appartiene. Il periodo storico su cui lo spettacolo pone la propria gentile lente d’ingrandimento è il Risorgimento italiano, movimento ideologico e letterario che portò al conseguimento dell’Unità nazionale, anche grazie a donne straordinarie, di ogni estrazione e provenienza sociale, nella maggior parte dei casi dimenticate dalla memoria storica. Le donne fecero risorgere l’Italia e l’Italia fece risorgere le donne. Senza rinnegare il ruolo di madri, mogli, compagne, sorelle, non vollero rispettare i destini a loro riservati dalla tradizione: volevano partecipare! E le loro idee si rivelarono decisive in molte situazioni. “Le sfacciate meretrici” vuole essere un omaggio all’impegno e al coraggio di tutte le donne che hanno contribuito all’indipendenza e all’Unità italiana, accanto e al pari degli uomini, attraverso il racconto di alcune delle loro storie così incredibili, eppure vere.
Note di regia.
La prima volta che sono venuta a conoscenza di una delle storie di queste donne dimenticate avevo 17 anni: lessi sulle pagine di un libro il nome di Colomba Antonietti Porzi, ma non era corredato di altre informazioni. Un nome spoglio di storia. Tanto bastò a suscitare la mia curiosità: così conobbi Colomba e la sua storia, forse la più commovente tra tutte, e scrissi un racconto di getto. Da quello stesso racconto ho tratto alcune parole per la sua scena ne “Le sfacciate meretrici”. A poco a poco, negli anni, sono venuta a conoscenza di tante storie incredibili e assolutamente sconosciute ai più, che hanno, però, determinato non solo la Storia intesa come cronologia di eventi, ma la condizione femminile, questione ancora oggi in equilibrio precario. Da qui, la necessità, l’urgenza di comunicare, tramandare, raccontare queste storie come lastre di marmo sul selciato dei nostri percorsi di donne e di uomini. A lungo, però, mi sono interrogata su quale potesse essere l’idea di messa in scena migliore: il rischio, con tante storie separate, è sempre quello di annoiare anziché avvincere. La Compagnia Attori & Tecnici, dal 2020, ha arricchito la sua storica compagine di un gruppo di giovani talentuosi con i quali ho la fortuna di condividere il mio percorso da molti anni. Ho avuto, così, la possibilità di impiegare le doti interpretative, canore, musicali di questi giovani artisti per raccontare delle storie che arrivano dritte al cuore di chi ascolta, senza bisogno di mediazioni speciali. Ho sfruttato quasi tutto lo spazio a disposizione, il soffitto della sala, i ballatoi, con l’aiuto di una scenografia essenziale che donasse dinamicità allo sguardo: le pedane sono così palcoscenico nel palcoscenico, oppure navi con vele spiegate. Onnipresenti sono le pagine dei libri: pendono sulle teste degli spettatori appese a dei fili, sono incollate sui cubi di legno che compongono la scenografia, quasi a riscriverne le parole alla luce di una Storia più giusta, più equa, più vera. L’andamento che posso definire cinematografico dei vari quadri che si susseguono, coadiuvato dal prezioso disegno luci di Valerio Camelin, è accompagnato da canzoni del 1850 - 70 interpretate dal vivo e alcuni movimenti coreografici, curati da Chiara David. L’entusiasmo con cui è stato accolto lo spettacolo da parte del pubblico ha ribadito in me la ferma convinzione che sia necessario che il racconto di queste storie straordinarie raggiunga quante più coscienze e anime possibile. (Chiara Bonome) https://www.teatrovittoria.it/ https://www.facebook.com/teatro.vittoria/ https://www.youtube.com/user/TeatroVittoriaRoma
Per Info e Prenotazioni
Filippo Lange mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel: 06-5646962 - cell. 339.4984669
Spettacoli Teatro Orione 2
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VIA TORTONA, 7 - ROMA
Lunedi 2 Dicembre 2024 ore 9.30 e ore 11.30
ILIADE DI OMERO
Genere Prosa Durata 75 minuti Regia Massimiliano Dau
Martedi 3 Dicembre 2024 ore 9.30 e ore 11.30 (NUOVA PRODUZIONE)
OLTRE LA FAMA
Liberamente ispirato alla serie "Fame" e all'omonimo film
Genere attualità ed interattivo Durata 75 minuti Scritto e diretto da Massimiliano Dau
Mercoledi 26 e giovedi 27 Marzo 2025 ore 9.30 e ore 11.30
LA COMMEDIA
Adattamento de “LA DIVINA COMMEDIA” a cura di Massimiliano Dau
Genere Prosa Durata 75 minuti Regia Massimiliano Dau
Lunedi 14 e Martedi 15 Aprile 2025 ore 9.30 e ore 11.30
ODISSEA DI OMERO
Genere Prosa Durata 75 minuti Regia Massimiliano Dau
Orario spettacoli: 1° spettacolo ore 9.30 – 2° spettacolo ore 11.30
Costo: €13,00 ad alunno – omaggio per disabili certificati. Docenti: 2 biglietti omaggio per ogni classe partecipante – accompagnatore disabile e altri accompagnatori €5,00
COSTO SPECIALE PER FESTEGGIARE I 20 ANNI DI ATTIVITA’: €10,00 ad alunno
Per ulteriori info e prenotazioni: Tel. 0659879670 Mobile 3516064678 – 3884486628
ILIADE DI OMERO
Genere Prosa Durata 75 minuti Regia Massimiliano Dau
Lo spettatore di oggi, come l'ascoltatore dei tempi antichi, è introdotto nel bel mezzo di una vicenda che vedrà scontri tra eroi, interventi divini, pianti di padri e di vedove per i caduti. I personaggi omerici sono chiamati in scena – gli dei lasciati sullo sfondo – a vivere e a raccontare, anche con voce vicinissima alla nostra, la loro storia di passioni e di sangue, la loro grande guerra, la loro grande avventura.
Perché l’Iliade è così avvincente? Perché è la storia, è mille battaglie, mille storie d’amore, mille litigi tra gli dei. Perché finisce bene o male a seconda per chi parteggiate, mentre Achille ed Ettore restano per sempre nel cuore di chi legge. E’ il primo libro dell’umanità, è una raccolta ricca e splendente dei miti dell’uomo, ha una narrazione che non è storica ma già costruzione letteraria (comprende infatti solo 51 giorni dei dieci anni della guerra di Troia), ci illumina su comportamenti e strutture sociali degli anni precedenti (ancora con influssi micenei).
E’ un racconto appassionante, ha creato il mistero eterno della figura di Omero e della sua esistenza, rivelando invece i modi di trasmissione orale dei canti e della loro collezione in un libro solo. Ma soprattutto ha già disegnato in maniera viva il conflitto dei popoli, in questo caso Achei e Troiani, definendo caratteri umani indimenticabili come appunto Achille ed Ettore, scolpendo con forza sentimenti quali l’eroismo, l’arroganza, l’amore inconsolabile, la pietà dei padri. Tutto questo immerso nella corrente del destino e del capriccio degli dei.
La messa in scena racconta gli avvenimenti del decimo e ultimo anno della lunghissima guerra tra Greci e Troiani. La guerra di Troia è stata una guerra combattuta tra gli Achei e la potente città di Troia per il controllo dell’Ellesponto.
L’Iliade non tratta, come indicato dal titolo, dell’intera guerra di Ilio (Troia), ma di un episodio di questa guerra, l’ira di Achille, che si svolge in un periodo di soli 51 giorni.
La musica avrà un ruolo fondamentale nello spettacolo. Abbiamo scelto brani musicali che sottolineano le emozioni e le atmosfere delle diverse scene, spaziando tra generi musicali diversi per creare contrasti e coinvolgere emotivamente gli spettatori
PERCHE’ VEDERLO:
Vedere una rappresentazione teatrale può suscitare l'interesse degli studenti per la lettura del poema originale, incoraggiandoli a esplorare ulteriormente il testo.
Questo poema epico antico continua a essere una fonte inesauribile di ispirazione e studio per il modo in cui tratta questioni intemporali come l'ambizione, l'onore, la fragilità umana, la moralità e il destino.
Consentire agli studenti di immergersi in questo capolavoro letterario offre loro l'opportunità di sviluppare una comprensione più profonda delle complessità della condizione umana e di riflettere su questioni esistenziali universali, fornendo così un'esperienza educativa di valore inestimabile. Certamente, una ragione fondamentale per vedere uno spettacolo basato sull'Iliade è quella di offrire agli studenti l'opportunità di esplorare una delle opere letterarie più influenti e significative della storia umana. L'Iliade è un pilastro della letteratura occidentale e contiene profonde riflessioni sulla natura umana, sull'eroismo, sulla guerra e sulla moralità. La sua visione della condizione umana e i suoi temi eterni continuano a essere rilevanti oggi. Quindi, vedere uno spettacolo basato sull'Iliade può aiutare gli studenti a connettersi con una parte fondamentale del patrimonio letterario e culturale dell'umanità.
OLTRE LA FAMA
LUCE E PASSIONE
Liberamente ispirato alla serie "Fame" e all'omonimo film
Genere Attualità ed interattivo Durata 75 minuti Scritto e diretto da Massimiliano Dau
Ispirato liberamente alla celebre serie "Fame" e al film omonimo, questo progetto offre agli studenti un'esperienza educativa interattiva e innovativa.
Non si tratta di una mera rappresentazione teatrale, ma di una proposta didattica che fonde formazione, intrattenimento e partecipazione attiva.
L'opera affronta temi fondamentali per lo sviluppo personale e
accademico degli studenti, tra cui "Il valore dello studio e del sacrificio", sottolineando l'importanza della costanza e della dedizione nel raggiungere obiettivi sia artistici che professionali.
Il racconto narra il percorso di un gruppo di giovani talenti, provenienti da contesti sociali diversi, che si ritrovano in una prestigiosa scuola delle arti per perseguire i propri sogni.
Ognuno di loro è appassionato di discipline artistiche e letterarie e determinato a ottenere successo, ma presto si troverà a confrontarsi con le difficoltà di un cammino più arduo di quanto immaginato. Le tentazioni del successo facile—social media, influencer, compromessi e rinunce—mettono alla prova la loro determinazione.
Tra i protagonisti troviamo una giovane cantante straordinaria ma insicura, un ballerino talentuoso che dovrà fare i conti con la pressione dei genitori che vogliono per lui un futuro più stabile, una scrittrice introversa riluttante a condividere le proprie opere e uno straordinario musicista ma riservato e talvolta difficile e scorbutico.
Questi giovani sono seguiti da due docenti eccezionali che, coinvolgendo attivamente la platea come parte integrante dell'Accademia, valorizzerano e perfezioneranno i loro talenti.
Il coinvolgimento del pubblico in sala, guidato dagli attori-insegnanti, creerà un'atmosfera di coesione e condivisione, dimostrando che il vero talento non consiste solo nell'essere al centro dell'attenzione, ma anche nella capacità di toccare e influenzare le vite degli altri.
PERCHE’ VEDERLO:
"Oltre la Fama" non è solo uno spettacolo, ma un'opportunità educativa che integra intrattenimento e riflessione, offrendo agli studenti strumenti preziosi per la loro crescita personale e professionale.
- Esperienza Educativa Interattiva: "Oltre la Fama" offre un'innovativa esperienza educativa che va oltre la tradizionale rappresentazione teatrale. Gli studenti avranno l'opportunità di partecipare attivamente e riflettere su temi fondamentali per il loro sviluppo personale e accademico.
- Valorizzazione dei Temi Fondamentali: Lo spettacolo esplora il valore dello studio e del sacrificio, evidenziando l'importanza della costanza e della dedizione. Questi temi sono cruciali per la crescita degli studenti e li aiutano a comprendere meglio l'importanza dell'impegno per raggiungere i propri obiettivi.
- Rappresentazione di Realtà Diverse: Il racconto presenta un gruppo di giovani talenti provenienti da contesti sociali diversi, affrontando le sfide e le tentazioni del successo facile. Questa rappresentazione aiuta gli studenti a vedere la realtà da prospettive diverse e a riflettere sulle loro aspirazioni e difficoltà.
- Coinvolgimento Attivo: La partecipazione del pubblico come parte integrante dell'Accademia crea un ambiente di coesione e collaborazione. Questo coinvolgimento non solo arricchisce l'esperienza teatrale, ma insegna agli studenti l'importanza dell'interazione e della connessione con gli altri.
- Modelli Positivi: I protagonisti e i docenti dello spettacolo fungono da modelli positivi, dimostrando come affrontare le sfide e valorizzare i talenti. Questo può ispirare gli studenti a perseguire le loro passioni con determinazione e resilienza.
LA COMMEDIA
Genere Prosa Durata 75 minuti Regia Massimiliano Dau
Adattamento de “LA DIVINA COMMEDIA” a cura di Massimiliano Dau
Lo spettacolo prende forma da un lavoro di sintesi logica ed estetica, offrendo uno sguardo d’insieme sulla ‘geografia’ infernale, nel tentativo di restituire sensazioni ed atmosfere del viaggio di Dante, più che soffermarsi sulla moltitudine di personaggi che popolano l’Opera. Dante, simbolo di ogni uomo alla ricerca di se stesso, passa attraverso il buio dell’anima per salire verso la luce di quell’Amore che dà senso ad ogni esistenza. L’incontro con i vari per- sonaggi evidenzia sentimenti che gli appartengono nel profondo e con i quali Dante dovrà confrontarsi per giungere alla fine del suo viaggio spirituale. L’allestimento è il risultato del- la traduzione in prosa dell’ intera prima cantica a cui segue un accenno al Paradiso Terrestre presentando la figura di Matelda che traghetterà il fiorentino al cospetto di Beatrice. Dante affronta le tre fiere prima di incontrare il mantovano Virgilio che lo condurrà attraverso la porta dell’Inferno presso le rive del fiume Acheronte; incontro con gli Ignavi e Caronte; di- scesa al cerchio primario e incontro con il giudice Minosse; passaggio al girone dei lussuriosi e incontro con Paolo e Francesca; ingresso nella città di Dite, incontro con la Medusa e le furie infernali; Farinata degli Uberti e gli Eretici; incontro con Ulisse, visione di Lucifero e ascesa al Paradiso Terrestre; incontro con Matelda e apparizione di Beatrice. Visione di Dio.
In tutti i passaggi è sempre presente il richiamo ai versi che li contraddistinguono.
La scelta meticolosa delle musiche, l’azione drammatica con le necessarie contrapposizioni ironiche; le atmosfere e la dinamicità con cui tutto il viaggio si svolge, rendono il lavoro proposto efficace e spettacolare.
PERCHE’ VEDERLO:
Vedere una rappresentazione teatrale può suscitare l'interesse degli studenti per la lettura del poema originale, incoraggiandoli a esplorare ulteriormente il testo.
"La Divina Commedia" di Dante Alighieri è uno dei capolavori più importanti della letteratura mondiale. Assistere a un adattamento teatrale offre agli studenti l'opportunità di avvicinarsi a una delle opere più influenti e celebrate di tutti i tempi che affronta temi universali come il peccato, la redenzione, la giustizia divina e l'aldilà.
Uno spettacolo teatrale può rendere tangibili questi concetti astratti, stimolando discussioni profonde tra gli studenti. L'opera è intrisa di cultura e storia italiane, può quindi arricchire la loro esperienza educativa offrendo un'opportunità unica di esplorare la letteratura, la poesia e la cultura italiane, insieme a una profonda riflessione su temi universali e morali.
ODISSEA DI OMERO
Genere Prosa Durata 75 minuti Regia Massimiliano Dau
... c’era un uomo costretto a stare lontano da casa ormai da molti anni per il volere ostile di Poseidone; durante tutto quel tempo i pretendenti che corteggiavano sua moglie sperperarono i suoi beni e complottarono contro suo figlio. Ma lui tornò a casa affrontando molte sofferenze, si fece riconoscere da poche persone, salvò la propria vita e uccise i suoi nemici...
Aristotele - Poetica, 1455b
Dalla fuga dall'isola incantata di Calipso fino al commovente arrivo a Itaca e alla sanguinosa strage dei Proci, la vicenda narrata nell'Odissea si snoda in quarantuno giorni. E questo lungo viaggio, certo il più famoso della nostra letteratura, è divenuto per noi l'archetipo universale del viaggio di scoperta e di ritorno alle origini. Ulisse, l'eroe solitario "ricco d'astuzie", affronta avventure
incredibili, posti fantastici, mostri orribili, maghe incantatrici ed esseri sovrumani; dal gigante Polifemo alla tenebrosa discesa agli Inferi o all'inquietante accoglienza della maga Circe, ogni tappa del suo lungo vagare è diventata per tutti noi un simbolo indimenticabile.
PERCHE’ VEDERLO:
L' "Odissea" è uno dei poemi epici più importanti della letteratura occidentale. Assistere a uno spettacolo basato su questo classico offre agli studenti l'opportunità di avvicinarsi a un pilastro fondamentale della letteratura mondiale.
La storia raccontata nell'"Odissea" è radicata nella mitologia greca e gli studenti possono esplorare questo ricco patrimonio culturale, imparando di più sugli dei, le avventure eroiche e le leggende dell'antica Grecia. Il poema affronta temi come l'onore, la lealtà, la perseveranza e il ritorno a casa, offrendo importanti lezioni morali ed etiche che possono essere oggetto di discussione in classe. Un adattamento teatrale può catturare l'attenzione degli studenti attraverso l'esperienza visiva ed emotiva, consentendo loro di immergersi nella storia e nei personaggi in modo coinvolgente.
Orestea - Agamennone - Coefore
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- Scritto da Giuseppe Malafronte
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Lunedi 28 Aprile 2025 ore 11.30 età scuole superiori - costo 6 euro ORESTEA Agamennone+coefore da Eschilo Bottega del Pane presenta regia Cinzia Maccagnano con Marta Cirello, Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano musiche Marco Schiavoni maschere Luna Marongiu costumi Monica Mancini scene Freezer09_Lab L’Orestea è prima di tutto un epocale disegno drammaturgico in grado di raccontare la fine dell’ineluttabile. Agamennone uccide Ifigenia. Clitennestra uccide Agamennone. Oreste uccide Clitennestra. Ma nessuno uccide Oreste. Ciò non significa che Oreste non paghi pegno, tutt’altro. La Ragione (Atena) gli offre certamente una chiave di salvezza, sostituendo il tribunale degli uomini alla teodicea; ma questo gli toglie il fiato. La stessa cosa che accade a un bambino quando nasce. L’eccesso d’aria rischia di soffocarlo. Perciò piange. E piange Oreste, su cui pesa un Passato che non c’è più, arcaico ma sicuro; e dentro cui scalpita una Realtà incerta, a cui è impreparato, la cui rappresentazione è migliore dell’originale; una Realtà su cui la Ragione ha perso il controllo. Qual è dunque il pegno da pagare per Oreste? Non essere. Né com’era, né come avrebbe dovuto. Essere in bilico. In una rabbiosa e straziante infelicità.
La pàrodo dell’Agamennone, il lungo coro degli anziani di Argo, disegna i confini dello spettacolo: gli attori indossano maschere d’ispirazione espressionista, che portano lo spettatore ora allo stupore, ora allo sgomento, e quando se ne liberano, ne scoprono altre dall’aspetto più arcaico, quasi dei totem, che rivelano i personaggi di Clitennestra, Agamennone, Cassandra ed Egisto.
Tutto il racconto dell’Agamennone dunque si svolge come una grande rappresentazione, un rituale che riporta alla memoria i fatti da cui poi muoverà l’azione di Oreste. Nelle Coefore il registro cambia, finisce la rappresentazione, spariscono le maschere, e i giovani, Oreste, Elettra e Pilade, si mostrano così come sono, deformati solo dal furore. Anche il ritmo cambia, non più cadenzato, scandito dal procedere della trama, precipita, seguendo l’urgenza di agire per liberarsi da un ordine antico che non trova più riscontro nella Realtà. I giovani detronizzano, sovvertono, uccidono. Orfani di un senso della storia, mossi da una “irragionevole rabbia”, si ritrovano smarriti in un mondo di cui non riconoscono più il senso del Passato e sperimentano l’incapacità della Ragione di farsi ancora guida sicura.
«L'artigianalità si vede, si sente nelle movenze, nella costruzione delle scene, nell'impianto registico, nella forma funzionale al testo, nell'approccio, nei costumi, quell'artigianalità che ci porta dentro il teatro di giro, dentro le ditte, dentro il fare di mani che vanno di pari passo con le idee. [...] Un coro di maschere che, con lo svolgimento della piece, prendono corpo e vita, assumono sembianze riconoscibili, ci parlano ruffiane, ci interrogano, ci bisbigliano: la mano nel doppiopetto come Napoleone, le scarpe dai colori sgargianti tambureggiando in danze rituali».
Tommaso Chimenti
Link promo
TEATRI DI PIETRA 2021 https://youtu.be/8SGATNBSA_E (con intervista) VELIA TEATRO 2021 https://fb.watch/asedn7cwZH/ (con intervista) DIONISIACHE 2021 https://fb.watch/asehUlt8hI/ (con intervista) Per Info e Prenotazioni Filippo Lange mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel: 06-5646962 - cell. 339.4984669 Inviato da iPhone
Spettacolo in lingua spagnola
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- Scritto da Giuseppe Malafronte
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Gentili docenti,
Siamo lieti di presentarvi l'opportunità di partecipare al nostro spettacolo teatrale "13 y Martes", una produzione coinvolgente e divertente. Di seguito vi forniamo i dettagli dello spettacolo:
Titolo: 13 y Martes, di Jean-Pierre Martínez
Sinossi: Un martedì 13, Pilar e Cristina hanno invitato a cena una coppia di amici. Ma la signora arriva sola, afflitta. Ha da poco appreso che l'aereo con a bordo suo marito è precipitato in mare. Mentre aspettano notizie con l'angosciante possibilità di dover fare i conti con la perdita del marito, i padroni di casa ricevono improvvisamente la notizia di aver vinto il superenalotto per quel venerdì 13. Da quel momento, la parola d’ordine è Nascondi la tua gioia. Ciò che doveva essere una cena tranquilla tra amici si trasforma in una serie di situazioni divertenti e imprevedibili.
Compagnia: No disparen al actor
Direttore: Francesco Proietti
Attori: Mila Corrochano, Romina D’Amico, Valeria De Michele
Vi invitiamo a cogliere questa straordinaria opportunità per i vostri studenti di immergersi nella lingua spagnola attraverso un'esperienza teatrale coinvolgente e ricca di emozioni.
Per ulteriori informazioni o domande, non esitate a contattarci: saremo lieti di assistervi.
Vi ringraziamo come sempre per l'attenzione e l'interesse nei confronti delle nostre attività extracurriculari e inviamo cordiali saluti.
Spettacoli teatro Orione
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- Scritto da Giuseppe Malafronte
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La compagnia MANIERA diretta da Marco Caldoro,
specializzata in teatro didattico, ha il piacere di presentare a
Roma
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
regia di Fernando Gatta
Lieti di presentare a ROMA:
TEATRO ORIONE
Via Tortona 7, Roma
LA LOCANDIERA
MARTEDI’ 4 FEBBRAIO 2025
1^r ORE 9.30
2^r ORE 11.30
COSTO: € 9 ad alunno
(omaggio per disabili certificati. Docenti: 2 biglietti omaggi per ogni classe)
Genere: prosa
Durata: 75 minuti
Regia: Fernando Gatta
In compagnia, tra i tanti professionisti che si interscambiano nelle varie repliche, l’attore Fabio Ferrari
PER INFO E PRENOTAZIONI: MARCO CALDORO CELL. 3927858806 EMAIL Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
LA SINOSSI
La vicenda ruota intorno a Mirandolina, proprietaria di una locanda dove alloggiano due avvenenti signori, il marchese di Forlipopoli e il conte d’ Albafiorita, entrambi
innamorati di lei. Un giorno si presenta il cavaliere di Ripafratta che si dichiara ostile
alle donne sfidando in questo modo Mirandolina che, nel giro di pochi giorni, riesce a farlo innamorare di sé…
PERCHE’ VEDERLO
La locandiera è lo spettacolo teatrale più rappresentato al mondo, grazie probabilmente alla sua raffinatezza, eleganza, originalità, verità futuristica. Presenta la prima donna imprenditrice, padrona di una locanda dove tutti coloro che vi alloggiano si innamorano di lei e mirano alle sue grazie per fini lontani dalla purezza umana. Il ricco Conte, lo spiantato Marchese, il giovane servitore ed infine, inesorabilmente, anche l’ombroso e disilluso Cavaliere. Tutto ruota attorno a Mirandolina che ha un solo scopo: “tenere in credito la sua locanda, usando tutta l’arte per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che sono nemici delle donne, che sono la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura”. Come finirà? Sarà scelta o sarà lei a scegliere? La risposta sarà solo per lo spettatore che parteciperà a questa storia. Di Carlo Goldoni per l’umanità.
CHI SIAMO
La Cargo/Maniera opera dal 2007. Rivolge una particolare attenzione alla fruizione del teatro in quei luoghi che vengono identificati come luoghi di sofferenza e di detenzione. Nel 2007 il regista attore Marco Caldoro tiene un laboratorio su Goldoni e sulla commedia dell'arte all'interno del carcere di Rebibbia a Roma.
Dal 2010 tiene laboratori di avviamento al teatro per gli studenti delle scuole primarie. Laboratorio teatrale con gli studenti dell’Istituto comprensivo Pilla di Campobasso (Febbraio/Maggio 2016).
Laboratorio teatrale “Odissea 2.0, il teatro del viaggio” in collaborazione con il CPIA di Campobasso, La casa Circondariale di Campobasso e promosso dal MIUR (Maggio 2016/Marzo 2017).
Laboratorio teatrale con gli studenti dell’Istituto comprensivo Pilla di Campobasso (Gen/Mag2017).
Il territorio inteso come identità culturale rappresenta per Cargo la caratterizzazione necessaria di tutta la sua produzione creativa.
Ha organizzato laboratori teatrali con studenti delle scuole superiori, ed ha partecipato alla “Settimana per i diritti e la legalità” mettendo in scena un processo simulato, in collaborazione con l’ordine degli Avvocati della Provincia di Campobasso, presso il Tribunale di Campobasso.
Nel 2008 è stata inserita con lo spettacolo teatrale “Il Calapranzi” di H. Pinter, con Riccardo Zinna e Stefano Abbati per la regia di Marco Caldoro nel cartellone di eventi Molise Live, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Molise.
Il 25 aprile del 2009 debutta a Bruxelles il monologo teatrale “La vendetta è il racconto”, scritto e diretto da Adelchi Battista con Marco Caldoro.
Ha prodotto per il teatro “Bossolo”, regia di Tot Onnis, “Anfitrione” regia di Dario Tacconelli, “Una pura formalità” ed “Equità”, regia di Palma Spina.
Il 5 Agosto 2014 debutta in prima nazionale lo spettacolo “Diario di un pazzo” con Marco Caldoro, regia di Flavio Bucci.
Nel 2016 produce il film documentario “Flavioh- tributo a Flavio Bucci”, scritto e diretto da Riccardo Zinna, presentato in anteprima il 20 Ottobre 2018 alla 13° Festa del Cinema di Roma.
Nel 2017 e nel 2018 organizza, con il contributo del comune di Campobasso, la settimana dei diritti e della Legalità, una serie di incontri nelle scuole, processi simulati a tema Legalità.
Nel 2020 Si occupa della produzione esecutiva del Cortometraggio “Ritorno a Casa”, prodotto dall’Apulia film Commission.
Sempre nel 2021 produce il Cortometraggio “Elisa”, diretto da Antonio De Gregorio, liberamente tratto da un fatto di cronaca.
GLI ATTORI DELLA COMPAGNIA
MARCO CALDORO
È un attore di cinema e teatro.
Diplomato presso il Teatro Bibiena a Bologna ha proseguito la sua formazione con Marco Maltauro, Beatrice Bracco, Paolo Rossi, Michele Placido, John Lynch.
A teatro è stato diretto da Giorgio Trestini, Mario Scaccia,
Walter Manfrè, Marco Maltauro, Paolo Rossi, Adelchi Battista, Giuseppe Emiliani, Angelo Pisani, Flavio Bucci, Pier Senarica, Geppy Gleijeses.
Al CINEMA è stato diretto da Massimo Martelli, Giulio
Manfredonia, Federico Moccia, Sergio Rubini, Giorgia Farina, Alfredo Arciero, Sidney Sibilia, Gianni Di Gregorio, Gianni Zanasi.
In TELEVISIONE ha lavorato con Carlo Carlei, Francesco Miccichè, Cinzia Th Torrini, Vittorio Sindoni, Riccardo Donna, Giulio Base, Luca Manfredi, Lucio Pellegrini, Andrea Jublin, Carmine Elia.
Nel 2018 ha prodotto il documentario “Flavioh!” diretto da Riccardo Zinna.
FRANCESCO GUZZO
Debutta al cinema nel 1991, con un ruolo da coprotagonista nel film Ultimo Respiro di Felice Farina. Nello stesso anno si iscrive alla Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile di Catania, dove si diploma nel 1993.
E' stato diretto dai più importanti registi del cinema italiano:
Mario Monicelli (Panni sporchi, Le rose del deserto) , Giuseppe
Tornatore (Baaria) , Dario Argento (Il Cartaio), Paolo Benvenuti (Segreti di stato). Ha lavorato anche con produzioni straniere, per registi come Peter Greenaway (Le valige di Tulse Luper) e Jhon Madden (Il mandolino del capitano Corelli). Oltre a interpretare ruoli in lingua inglese, ha recitato in tedesco (Tirol-geteilteheimat, di Ernst Grosner). Alterna la sua
attività fra cinema, televisione e teatro. Ha collaborato con il Teatro Biondo di Palermo, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Quirino, Teatro Eliseo e Teatro Stabile di Catania.
Fra i suoi ultimi lavori per la televisione I bastardi di Pizzofalcone regia di Carlo
Carlei (2017); I fratelli Caputo regia di Alessio Inturri (2020); per il cinema La fuitina sbagliata di Mimmo Esposito (2018); Esterno Notte regia di Marco Bellocchio (2022); per il teatro Arsenico e Vecchi Merletti con Giulia Lazzarini e Annamaria Guarnieri (2019-22).
FABIO FERRARI
Nato a Roma nel 1959, da sempre si destreggia con grande versatilità sulle tavole del palcoscenico. È stato diretto tra gli altri da Giuseppe Emiliani, Claudio Carafoli, Patrice Chereau, Saverio Marconi, P.Rossi Gastaldi, Luca Zingaretti, Augusto Zucchi, Giuseppe Patroni Griffi, Olivier Lejeune, Gianluca Guidi, Claudio Insegno, Nicola Pistoia.
Al Cinema è stato diretto tra gli altri da Enrico Montesano, Carlo Vanzina, Neri Parenti, Ettore Scola, Felice Farina, Pupi Avati. Per la TV ha partecipato a tantissime serie, ma è stato il
protagonista indiscusso de “I ragazzi della terza C”, nei panni di Chicco Lazzaretti.
ALESSIA FILIBERTI
Alessia Filiberti nasce a Campobasso e sin dai 10 anni inizia a lavorare in teatro. Si trasferisce a Roma dove si forma, studia e lavora come attrice, ma anche come aiuto regia, con professionisti del settore, tra cui Anna Cianca, Christian Angeli, Giancarlo Sepe, Doris Von Thury, Tiziana Sensi, Claudia Pellegrini, ecc. Lavora anche nell’audiovisivo interpretando ruoli di diversa natura e vari generi. Tra i suoi ultimi importanti lavori ci sono il monologo “Streghetta” diretto da Miranda Angeli, lo spettacolo “Into the black” diretto da Christian Angeli, lo spettacolo “Grassa e viva” diretto da Christian Angeli e “Mai deluse” diretto da Anna Cianca. Nel 2022 entra a far parte ufficialmente della compagnia del
Teatro La Comunità diretta da Giancarlo Sepe in collaborazione
con il Teatro della Toscana, con cui tutt’oggi lavora.
ISABELLA CARLE
Attrice formatasi alla National Academy of Theatre &
Film Arts di Sofia e alla Scuola di Cinema e Doppiaggio Maldoror Film di Roma, specializzata in Arti Terapie
all’Università degli studi Roma 3 della facoltà di Scienze della Formazione. Lavora nel teatro con diversi registi e come membro della compagnia stabile del teatro Vascello di Roma per più di 10 anni, nel cinema ha lavorato con Michele Soavi, Paolo Virzì, Paolo Geremei, nel doppiaggio ha dato voce a diversi personaggi collaborando con la Fono Roma Movies & Sound e alla CD Cine Dubbing S.r.l., in televisione è stata protagonista di diversi spot pubblicitari. Insegnante di laboratori teatrali nel campo sociale come ad esempio nel Carcere di Regina Coeli, Casa Circondariale di Rieti, Viterbo e
Velletri, DSM, nonché in diversi Centri Accoglienza per migranti, educatrice di stimolazione cognitiva/creativa/corporea in residenze per anziani, insegnante di teatro per adulti presso il Teatro Aurelio di Roma e nelle scuole medie, elementari e materne.
FERNANDO GATTA
E’ un attore di cinema e teatro. È stato diretto tra gli altri da Pier Francesco Senarica, Giorgio Martucci, Mirella Bordoni, Ugo Fangareggi, Mario Scaccia, Anna Cianca, Donato Castellaneta. Al Cinema è stato diretto da Eugenio Cappuccio.
PAOLO RICCHI
Paolo Ricchi è un attore attivo dal 1983, anno in cui si diplom alla Accademia Nazionale
d'Arte Drammatica. In teatro ha lavorato, tra gli altri, coi registi Luca Ronconi, Luigi Squarzina, Antonio
Calenda, Aldo Trionfo, Raul Ruiz, Cherif, Walter
Manfrè, Federico Tiezzi, Remondi e Caporossi, Adriana
Martino, Massimo Belli, Marco Belocchi, Andrea Dalla
Zanna, Gennaro Duccilli, Pier Senarica, Marco
Prosperini, Domenico Pantano, Alessia Oteri, Federico Vigorito, Luca Simonelli, Emanuele Gamba.
Ha lavorato anche in alcune fictions (Il bello delle donne, Onore e Rispetto, R.I.S,
Distretto di polizia) e al cinema (La notte di San Lorenzo, P. e V. Taviani) Ultimamente è attivo anche come regista, dopo una lunga parentesi di direzione di laboratori teatrali presso l'associazione culturale Area 5, dal 2007 al 2016. Collabora ancora, come docente, con Metis Teatro di Alessia Oteri e SNS (Sonia Nifosi Studio).